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«Il personaggio principale, almeno in quei momenti di lucidità in cui riuscirò ad impormi una linea di condotta, sarà il mio defunto fratello maggiore Seymour Glass che (preferisco dir tutto in un'unica frase da necrologio) nel 1948, all'età di trentun anni, mentre era in vacanza in Florida con sua moglie, si tolse la vita. Egli ebbe un grande significato per moltissime persone con cui venne a contatto e per noi, suoi fratelli e sue sorelle, egli fu tutto. Tutto quel che è realtà, egli fu, per noi: il nostro unicorno striato di blu, il nostro specchio ustorio, il genio di famiglia che dà consigli a tutti, la nostra coscienza portatile, il nostro commissario di bordo, il nostro unico poeta e, inevitabilmente - credo, poiché la reticenza non fu mai il suo forte visto che passò sette anni della sua fanciullezza a fare il divo d'un programma radiofonico nazionale di quiz per bambini e tutto ciò che poteva riguardarlo fu prima o poi trasmesso e ritrasmesso - inevitabilmente, dicevo, egli fu anche il nostro "mistico" e "scentrato" famoso».